Si parla tanto di Motion Graphic, ma effettivamente cos’è questa forma d’arte che nasce nell’800. Iniziamo con il distinguerla dalla grafica statica; come possiamo intuire la differenza sostanziale è il movimento; cioè l’arte della grafica ma in movimento o meglio, ogni progetto creativo all’interno del quale uno o più elementi si muovo è considerato un opera di motion graphic.
Le origini
Sebbene sia facile intuire che fu l’industria del cinema a gettare le basi per la motion graphic, si può far risalire le origini anche ai libri animati o zootropi, ma meglio invece far gettare le basi alle prime sequenze dei titoli di testa nel cinema.
La motion graphic come la conosciamo oggi però deve i suoi natali all’invenzione dei primi cartoni animati e ai primi lavori del cinema degli anni ’50/’60.
Tuttavia il primo a indicarla con questo nome fu Jhon Whitney, padre dell’animazione al computer che nel 1960 fondo la sua azienda che si occupava di creare sigle per la televisione e il cinema.
Il tutto si è poi evoluto fino ai giorni nostri.
Il compito del Motion Designer
Il compito del Motion Designer è quasi magico: dare vita a statiche rappresentazioni con l’utilizzo di effetti e tecniche che rendano il prodotto finale emozionante, interessante e coinvolgente.
Non deve far altro che comunicare allo spettatore il messaggio che si era prefissato, e per riuscirci al meglio deve possedere doti empatiche, idee originali e ottima creatività. Che siano i titoli di coda di un film, dei loghi animati, delle pagine web interattive o presentazioni aziendali il suo obbiettivo è quello di stupire.
Software e Hardware del motion grapher
I mezzi per realizzare le visioni del motion grapher sono essenzialmente 2: un hardware potente e un software specifico.
Il motion graphic designer deve possedere le qualità di un grafico e quelle dell’animatore, ecco perché sia i software che gli hardware adatti a tale scopo sono molto costosi, perché devono integrare numerose caratteristiche per soddisfare al meglio queste esigenze e non mettere limiti alla creatività.
I software più usati sono: After Effects, Maya e Cinema 4D. Ma si passa anche attraverso altri software come illustrator o Photohop. L’importante è che abbiano la capacità di combinare video, testi, musica, parlato, visualizzazione di dati, effetti speciali e animazioni 3D.
L’hardware si prende la parte più onerosa tra gli strumenti del motion grapher e si avvale di computer molto potenti, chiamate workstation, dal costo di qualche migliaio di euro, come i nuovissimi Mac Pro ad esempio; il tutto deve essere accompagnato da monitor professionali in grado di avere una corrispondenza cromatica e di illuminazione/contrasto superiori alla media.
Moving Dots utilizza il meglio della tecnologia attuale per creare le migliori motion graphic possibili e non dare limiti alla creatività.